Italia Nostra e Legambiente di Ravenna aderiscono al presidio per il disastro Berkan B: 24 e 25 marzo sotto al tribunale di Ravenna

Inammissibile quanto è accaduto e sta accadendo al Porto di Ravenna: “si faccia chiarezza sulle responsabilità nella rimozione del relitto navale Berkan B e dello sversamento di idrocarburi nello specchio d’acqua della pialassa Piomboni”

Legambiente e Italia Nostra saranno presenti le mattine di mercoledì 24 marzo e giovedì 25 marzo al presidio promosso dal Collettivo Autonomo Ravennate in concomitanza con l’udienza preliminare relativa allo sversamento di idrocarburi nella pialassa Piomboni, per mancata rimozione e bonifica del relitto Berkan B.

Le associazioni erano già intervenute insieme a diverse sigle affinchè si dichiarasse lo stato di emergenza ambientale con possibile nomina di un commissario straordinario per la rapida rimozione dei relitti, 5 nel complesso del “Cimitero delle Navi”, e bonifica dei siti.

“Quello che è accaduto nel porto di Ravenna rappresenta un grave caso di malagestione che non doveva accadere e che non deve accadere in futuro. Un’ulteriore pressione ambientale in un habitat già sottoposto a numerose criticità.” – commentano le associazioni.

Secondo Legambiente e Italia Nostra è infatti inammissibile che un porto che dovrebbe puntare sulla sostenibilità e innovazione per mantenere la propria competitività ospiti delle situazioni insostenibili come quelle che si sono verificate.

“Ci auguriamo quindi che in sede di udienza preliminare si faccia chiarezza rispetto le indagini avviate sottoponendo i vari attori alle proprie responsabilità e soprattutto nella speranza che il quadro possa essere meglio chiarito in funzione dell’urgenza della rimozione del relitto Berkan B e degli altri presenti”. – concludono.

Il presidio si terrà con un numero contenuto di partecipanti e nel pieno rispetto delle normative per limitare la diffusione da Sars-CoV-2.

 

Affondamento Berkan B al porto di Ravenna: le associazioni di protezione ambientale ed animale in prima linea con presentazione atto di costituzione di parte civile

Avviata, il 25 marzo 2021, l’udienza preliminare del procedimento per il reato di inquinamento ambientale a seguito dello smantellamento ed affondamento della motonave Berkan B e successivo sversamento di idrocarburi, al Porto di Ravenna. Imputati, i vertici dell’Autorità di Sistema Portuale di Ravenna.

Per il caso Berkan B. e “cimitero delle navi”, l’interesse e la preoccupazione dei cittadini e delle associazioni di protezione ambientale ed animale è stata considerevole. Infatti, sono evidenti le notevoli implicazioni di tipo ambientale, decisamente inaccettabili per uno dei porti più importanti d’Italia, in questo caso contiguo ad una zona umida del Parco del Delta del Po tutelata dalle norme italiane e dalle direttive europee.All’udienza hanno presenziato le associazioni A.N.P.A.N.A. – Associazione Nazionale Protezione Animali Natura e Ambiente, Italia Nostra, Legambiente Emilia-Romagna, OIPA Italia OdV – Organizzazione Internazionale Protezione Animali, assistite rispettivamente dagli avvocati Renato Conte, Marco Casellato, Francesco Paolo Colliva ed  Anna Vio, che hanno depositato l’atto di costituzione di parte civile nell’interesse delle associazioni. Presente all’udienza anche il WWF, con l’avvocato Fabrizio Ciuffreda.

L’udienza è rinviata dal G.U.P. al 17 maggio, su istanza formulata dalle difese degli imputati al fine di esaminare le dichiarazioni di costituzione delle parti civili.

Contemporaneamente all’udienza, si è mobilitato davanti al Palazzo di Giustizia il Collettivo Autonomo Ravennate, a cui si sono associati Legambiente Ravenna Circolo Matelda, Italia Nostra sezione di Ravenna, alcuni capannisti della Pialassa Piomboni, semplici cittadini ed altre sigle. L’intento è di proseguire tutte le possibili azioni per far piena luce su questa sconcertante vicenda, al contempo richiedendo nuovamente – come già proposto agli organi competenti in un’istanza sottoscritta da diciotto associazioni, locali, regionali e nazionali – il pronto intervento della Protezione Civile che dichiari l’emergenza ambientale e provveda alla nomina di un commissario, al fine di giungere, dopo tre anni e mezzo dal collasso strutturale, alla rimozione del Berkan B. e degli altri cinque relitti del “cimitero delle navi” presenti da decenni nel Porto di Ravenna.

Le associazioni

A.N.P.A.N.A.  – Associazione Nazionale Protezione Animali, Natura e Ambiente

Italia Nostra

Legambiente Ravenna Circolo Matelda

OIPA Italia OdV – Organizzazione Internazionale Protezione Animali

WWF

 

Ravenna, 26 marzo 2021