Manifestazione nazionale contro il rigassificatore: “è importante scendere in piazza”

Legambiente Ravenna invita i cittadini a prendere parte alla manifestazione nazionale che si terrà sabato 6 maggio con partenza presso Piazzale Farini alle ore 14.

“Scendere in piazza è un atto necessario per contrastare le lobby del fossile e le decisioni di un’amministrazione comunale miope sulle tematiche ambientali, come quella ravennate”

Legambiente sarà presente alla manifestazione nazionale contro il rigassificatore promossa dalla rete contro i rigassificatori e GNL, Rete Emergenza Climatica e Ambientale e Campagna Per il Clima Fuori dal Fossile, che si terrà a Ravenna sabato 6 maggio con partenza di un corteo alle ore 14 dal piazzale della stazione dei treni.

Legambiente Ravenna rilancia l’appello per sottolineare ai cittadini l’importanza di partecipare alla manifestazione di sabato e ribaltare la narrazione manipolatoria che è stata costruita attorno all’esigenza di ospitare una nave rigassificatrice al largo della costa ravennate.

Ancora una volta nuovi interventi legati all’industria del fossile vengono presentati come necessari alla risposta ad uno stato emergenziale che in realtà nasce ben prima dell’esplosione del conflitto Russia e Ucraina e che ha origine da processi speculativi sul prezzo dell’energia.

“Il rigassificatore non gioverà alle tasche dei ravennati, né tantomeno a quello degli italiani. Ma di sicuro a farne le spese sarà invece un territorio già martoriato da trivellazioni e cementificazione. Un territorio, quello ravennate, che sta subendo e subirà sempre più gli effetti della crisi climatica come i recenti eventi in Romagna hanno dimostrato.”

“Tutto questo con il benestare di un’amministrazione comunale completamente assoggettata alla volontà di un governo nemico del clima e dall’industria del fossile che da anni lavora indisturbata sul territorio solo per i propri profitti.”

Per Legambiente Ravenna, la piazza di sabato sarà una piazza importante per la città che da sempre tratta i temi dell’energia prevalentemente a senso unico. E’ necessario un risveglio collettivo che porti le persone a prendere coscienza di quanto accade a casa loro e di come il rigassificatore non sia una soluzione, ma un danno a loro ed alle future generazioni.

“Quello di cui abbiamo bisogno è di accelerare l’iter per la realizzazione di impianti eolici e fotovoltaici, no di certo quello di mantenere una o più navi rigassificatrici nel nostro mare, vincolandoci al gas per i prossimi 25 anni”.

Nonostante i numerosi tentativi di ostruzionismo da parte delle istituzioni per limitare lo svolgimento della manifestazione, comportamento che a Ravenna si è già verificato in passato, ancora una volta ci sarà occasione per dimostrare come la manifestazione del dissenso in maniera pacifica rappresenti un esercizio di democrazia necessario per costruire un mondo migliore.