A tutto gas ma nella direzione sbagliata: si torna in piazza per chiedere una giusta transizione ecologica

Aderiamo alla mobilitazione promossa dalla campagna “Per il Clima fuori dal fossile” per sabato 12 marzo alle ore 11 in Piazza del Popolo.

E’ importante continuare a mobilitare: a Ravenna, tutte le forze politiche in Consiglio e Giunta sono azzerbinate alla volontà di ENI di estrarre nuovo gas. Disattese molte delle promesse elettorali.

Non si fermano i sit-in e presidi per chiedere una giusta transizione, in particolare una giusta transizione energetica. L’attuale momento emergenziale e di instabilità geopolitica ha messo a nudo le criticità insite nel mantenere una forte dipendenza energetica da altri paesi.

In questo contesto, in cui la narrazione sulle priorità energetiche del paese si limitano ad indicare il gas nazionale come unica soluzione alla dipendenza russa, l’obiettivo è quello di tornare in piazza per ribadire a gran voce che la transizione deve passare invece dalle fonti di energia rinnovabile.

“Si sta tentando di approfittare dell’attuale momento di emergenza in Ucraina per fare favori alla lobby del fossile” – sostiene Legambiente.

Raddoppiare la produzione di gas dai nostri giacimenti non permetterebbe una riduzione evidente del prezzo in bolletta, ma anzi contribuirebbe a fare diversi passi indietro nella lotta alla crisi climatica.

“E’ importante che la comunità ravennate, fortemente radicata nella cultura industriale e dell’Oil&Gas prenda coscienza di come la vera indipendenza energetica insieme alla lotta alla crisi climatica può passare solo da rapidi e decisi investimenti su eolico (a mare e a terra), fotovoltaico (a terra e galleggiante), efficientamento e risparmio energetico. “

Per questo motivo anche Legambiente Ravenna tornerà in piazza per ribadire il determinante ruolo di questo particolare periodo storico per la definizione delle politiche energetiche del futuro che a Ravenna, ancora una volta, non sembrano andare nella giusta direzione disattendendo, oltretutto, le promesse elettorali.

L’invito è quello di partecipare numerosi portando con sé anche i simboli della Pace.