Visita guidata alle oasi dimenticate di Punte Alberete e Valle Mandriole

Domenica 2 febbraio alle ore 8.30, ritrovo presso il parcheggio all’ingresso dell’oasi (8°km della SS Romea 309)

In occasione della giornata mondiale delle zone umide, le Guardie Ecologiche di Legambiente guideranno cittadini ed appassionati in una visita all’Oasi naturalistica di Punte Alberete e Valle Mandriole che costituiscono gli ultimi esempi di palude d’acqua dolce, residui delle foreste paludose meridionali della Valle Padana.

La loro origine è legata alle vicende idrauliche del fiume Lamone, che fino al XIV secolo mancava di un sbocco diretto verso il mare; soltanto con l’intervento pontificio del 1839 si riuscì a sistemare quest’area, favorendone la sua bonifica. Il complesso posto a nord del fiume Lamone prende il nome di ​Valle Mandriole (o della Canna). Si tratta di una valle caratterizzata da specchi d’acqua dolce alternati a dossi ricoperti da fitti canneti. Sul lato sud è presente una torretta di avvistamento che consente di osservare tutta l’area e i numerosi uccelli che vengono qui a nidificare: un vero e proprio paradiso per gli amanti delle foto naturalistiche e del birdwatching. L’area a sud del Fiume Lamone è, invece, conosciuta con il nome di ​Punte Alberete​. Si tratta di una foresta molto suggestiva dal punto di vista paesaggistico per l’alternarsi di ambienti di bosco igrofilo, più o meno inondato, praterie sommerse, spazi aperti e flora (ninfee, gigli di palude) e fauna tipiche di ambienti palustri (moretta tabaccata, airone rosso, ibis mignattaio, sgarza ciuffetto, nitticora, tarabusi e tarabusini).

Il percorso è tassativamente pedonale e ombreggiato su entrambi i lati. Purtroppo gravi problemi sono accaduti a questi due ex gioielli del Parco Delta Po​. La derivazione di acqua, l’intrusione salina, la diffusione di specie aliene, il peggioramento della qualità delle acque hanno messo in crisi questi ecosistemi di grande pregio e, con questo, specie ed habitat protetti da leggi e da convenzioni internazionali. Non ultimo, a ​ottobre 2019, un drammatico episodio di botulismo aviare nella Valle Mandriole ha colpito migliaia di uccelli, soprattutto anatidi – ma non solo – e ha riportato all’attenzione pubblica a l’irrisolto problema di gestione dei livelli idrici in queste zone umide ravennati.

Vi aspettiamo insieme al WWF a Italia Nostra ed al Circolo Arci “Mama’s”