Decibel con picchi fuori dai limiti su via San Gaetanino, altro che Abajur

Vogliamo essere vicini all’Abajur, recentemente forzato alla chiusura per una multa giustificata dal superamento dei decibel consentiti durante le attività culturali e lanciare una provocazione.

E’ di qualche giorno fa la notizia secondo cui il Circolo AICS Abajur sarebbe stato multato di ingente somma a seguito del superamento dei decibel consentiti, in particolare nella fascia notturna. A questo proposito, lanciamo una provocazione misurando il livello di inquinamento acustico provocato dal traffico automobilistico sulla Circonvallazione San Gaetanino, hot spot del traffico ravennate e relativamente poco distante da via Ghibuzza.

“A seguito di indagine eseguita con fonometro dalle ore 10 alle ore 10:30 di mercoledì 12 dicembre, sono state registrate punte fino a 70 decibel con intervalli di tempo prolungati a valori superiori ai 50 decibel, non trattandosi nemmeno di orario di punta. Situazione che si ripete per praticamente per tutto l’arco della giornata e che non giova sicuramente agli abitanti delle abitazioni vicine, anche nelle ore notturne.”

I limiti di riferimento per questa zona, indicata di classe IV (zona acustica 13), quindi di intensa attività umana in prossimità della strada e di classe mista e a prevalenza residenziale per le zone più interne sono rispettivamente di 65, 60 e 55 decibel dalle ore 6 alle ore 22, come definiti dall’art.2, comma 3, lettera a) della legge n.447 del 26 ottobre 1995 relativamente ai valori limite assoluti di immissione.

Lo scopo di questa posizione è quello di portare l’attenzione sui veri problemi dell’inquinamento acustico nelle città, che non sono di certo le attività culturali.

“Sarebbe più costruttivo se i cittadini si rendessero conto dell’inquinamento acustico cronico cui sono costantemente soggetti e prendessero iniziative autonome e coordinate per affrontarlo, piuttosto che aggredire attività culturali giovanili e innovative. Un atteggiamento cui il Circolo Abajur non è stata l’unica vittima in città”.

Ricordiamo i dati dell’OMS: in Europa 1 cittadino su 5 è esposto a danni da inquinamento acustico e la prima causa è il traffico cittadino.

“Se proprio è nell’interesse comune ridurre il livello di inquinamento acustico, si prendano provvedimenti locali e si facciano scelte personali per limitare condizioni di traffico intenso, soprattutto nei punti caldi della città, dove allora si che la quiete dei cittadini è messa veramente a rischio; altrimenti facciamo una multa a tutti gli automobilisti?”.

Tra le possibili proposte: limitazione permanente di circolazione dei diesel Euro4, riduzione dei limiti di velocità a 30 km/h e maggiori controlli sui motorini modificati.